# Il primo giorno In principio era il fraintendimento. Infatti, avevo capito che il proprietario si sarebbe assentato per qualche mese prima di tornare a riprendere il pc, così avrei avuto tutto il tempo per lavorarci. Invece il proprietario sarebbe sì partito, peraltro a breve, ma portando con se il computer. Mi precipito a valutare la gravità della situazione, ovvero quale sistema operativo deve essere ripristinato e, molto più importante, quali siano le caratteristiche del pc. Un temibile Celeron di quelli moderni, 64 bit per miracolo, 2 GiB di RAM e windows 7 a 32 bit. Tanto più lontano di così non può fisicamente andare, ma almeno sarà cosa buona e giusta provare a portarlo a 64 bit, visto che ormai gli applicativi a 32 son pressoché defunti. Masterizzo il DVD multifunzione di Windows 7, vedo che è cosa buona e giusta e vado a letto. # Il secondo giorno Al proprietario non interessava che venisse recuperato alcunché, quindi giù col diluvio universale: nessun bit sarà risparmiato. Formattato il disco, l'installer prosegue per la sua strada fino al primo avvio. Naturalmente mancano quasi tutti i driver. Niente wifi, niente ethernet. Vabbé... Con una rapida ricerca sul sito HP finisco nella pagina dedicata a questo modello: mi si para davanti una lista di una trentina di driver differenti. 5 chipset, 7 schede di rete, 3 controller ethernet... Scansando l'insistente popup di HP, che tenta di rifilarmi il suo tool di installazione, scarico dal mio pc quelli che ritengo più adeguati e li copio su una pennina, la più scrausa del mucchio. La attacco all'altro pc ma... non la vede! Maddai, windows non ha nemmeno i driver di base per l'USB! Non posso far altro che lanciare un live CD Linux per copiarmi i driver sull'hard disk. Ritornato poi su windows, installo il primo driver: "piattaforma non supportata". Il secondo, "Installazione fallita". Il terzo, crasha direttamente. Niente wifi, niente USB, ma almeno l'ethernet adesso c'è, ed è cosa buona e giusta. # Il terzo giorno Visto l'insuccesso con l'approccio manuale, cedo alle volontà di HP. Voglio installare il loro tool. Magari, mi dico, farà tutto lui al posto mio rilevando quali sono, fra i 18000 driver proposti, quelli giusti. Scarico il tool, lancio l'installazione ma si lamenta perché vuole il Visual C++ runtime. Software che si rifiuta di installarsi perché vuole un aggiornamento. Aggiornamento che windows update si rifiuta di fare lagnando un errore dal sapore esadecimale. Che al mercato mio padre comprò. Procedo installando l'aggiornamento manualmente, non senza perderci una buona mezz'ora perché Microsoft stava tentando di rifilarmi la versione 32bit (ironia della sorte?) e giustamente il pc non ne voleva sapere di digerirla. Ora posso installare il Visual C++, per avere finalmente il malefico tool HP. La richiesta del lasciapassare A38 era meno burocratica, a confronto. A questo punto mi frego le mani, pregustando il relax e i driver che si installano da soli. E resto di sasso scoprendo che quel diavolo di tool altri non è che un mero download manager che non fa più di firefox. Letteralmente, perché si rifiuta di scariare qualsiasi cosa, rendendosi PIÙ inutile di firefox. Basta, per stasera è sufficiente così. # Il quarto giorno Il tool si è rivelato una sòla della peggior specie. L'unico modo razionale di procedere che mi viene in mente è appuntarmi i vendor e product id di tutti i dispositivi PCI senza driver, così da lanciarmi in ardite ricerche su google. exe dopo exe, la lista dei device non riconosciuti rimane vuota. Dopo tutta questa "attività manuale" è ora che il pc faccia anche qualcosa da solo, tipo gli aggiornamenti. 1%.. 5%... 10%... 10%.... 10%....... sembra piantato lì, ma il disco sferraglia freneticamente. Tanto vale lasciarlo tutta la notte a riflettere. Sovrappensiero, spengo lo schermo del mio pc e stacco la ciabatta che lo alimenta, ed il clangore metallico delle testine dell'hard disk meccanico mi riportano alla realtà *clunch* il portatile del prete non ha la batteria. I pugni battuti sulla scrivania coprono canti verso l'altissimo. Per salvare il salvabile provo a riaccenderlo e a lanciare nuovamente Windows update, che riprende imperterrito. Dai, forse stavolta ho scampato l'ira del signore. # Il quinto giorno E si fece mattina, e si fece sera, il portatile era sempre lì, a tentare di installare i fantomatici aggiornamenti. S'è scassato qualcosa, è indubbio. C'è poco da fare, dischetto alla mano e si brasa tutto ogni cosa. Nella foga e nella rabbia non salvo nemmeno i driver scaricati fino a quel punto, grosso errore che mi farà perdere ancora più tempo più tardi. E infatti, dopo aver installato, scarico i driver direttamente dalla live, tutti insieme, senza stare a passare dalla pennina. Ma quel coso ha talmente poca RAM che non ce la fa e si pianta irrimediabilmente. Bestemmie, GREISUB, reboot, provo a scaricarne solo alcuni. I troppi popup di download fanno comunque crashare il sistema. Moccoli, GREISUB, reboot, scarico solo il driver dell'ethernet. E anche Firefox, perché quella merda di IE8 che c'è su windows 7 non supporta più i certificati SSL moderni. All'una il portatile era reinstallato, redriverizzato e con gli aggiornamenti in corso, ed era cosa buona e giusta. # Il sesto giorno Gli aggiornamenti sono un'operazione talmente complessa per questo hardware che, arrivato a grattare il fondo della RAM, non riesce a portarli a termine tutti insieme. Ma a forza di riavvi, installandoe un pezzetto per volta, riesce a digerirli tutti. Entro sera era pronto, ed era cosa buona e giusta. # Il settimo giorno Il settimo giorno il tecnico contemplò l'opera che aveva fatto, la benedisse e santificò (a modo suo) e si riposò.